La proposta del laboratorio di narrazione ha avuto il fine di:

● Far emergere il patrimonio culturale, naturalistico e relazionale che caratterizza il territorio di Sarconi; lo spirito di comunità, le tradizioni, la religiosità, la storia, le ricchezze urbanistiche e naturali, i personaggi che con la loro opera hanno lasciato una traccia nella memoria collettiva;

● ricercare le connessioni culturali latenti - storie, aneddoti, leggende, racconti, episodi, ritualità - conservate nella memoria degli abitanti del paese, presenti nelle narrazioni comuni, affidate al ricordo, all’oralità, alle tradizioni;

● riflettere sulla necessità di considerare la memoria collettiva, radicata nei luoghi e nei cuori del territorio e dei cittadini, patrimonio comune, un bene da condividere e sul quale investire per affrontare i rapidi cambiamenti del presente che determinano il futuro;

● investire sulle risorse emotivo – sensoriali della comunità di Sarconi, facendo emergere e riemergere i segni impressi nell’animo dei partecipanti, e con essi ricostruire “la storia delle storie” di questo ultimo secolo trascorso, ripescando ciò che di antico e archetipico sedimenta nell’immaginario di tutti.

● far conoscere alla popolazione locale il proprio territorio e le risorse presenti attraverso la condivisione;

● imparare a leggere il proprio territorio attraverso i segni della natura e quelli che l’uomo ha impresso su di essa;

● dare rilievo ai luoghi della memoria, intendendo con questa espressione sia i luoghi vocati alla “conservazione” e alla diffusione della storia e della cultura - la biblioteca ad esempio - sia quei luoghi, naturali e antropizzati, che nella memoria collettiva rimangono legati a particolari eventi, aneddoti, racconti e leggende - palazzi, piazze,monumenti, boschi, fiumi, località - che rappresentano un orientamento indispensabile per l’identità dei singoli e della comunità .

Il percorso narrativo ha costruito una rete di relazioni in grado di far emergere la consapevolezza di un “Bene Comune” di matrice culturale e ambientale presente nel paese, attraverso l'attivazione di esperienze condivise, nelle quali ciascun partecipante ha dovuto mettersi in gioco personalmente.